Chirurgia Mucogengivale

RIGENERAZIONI E INTERVENTI MUCOGENGIVALI CON E SENZA PRELIEVO DI TESSUTO DAL PALATO

INTERVENTI DI CHIRURGIA MUCOGENGIVALE AD AREZZO E CITTÀ DI CASTELLO

L’innesto gengivale è un intervento chirurgico che serve a trattare i denti a cui la naturale copertura gengivale è venuta a mancare.

Quando la gengiva, dalla sua posizione naturale, tende a ritirarsi verso la radice del dente si parla di recessione gengivale.
La sensibilità dentale sopratutto al freddo può iniziare a farsi sentire.

RICOPRIRE UNA RECESSIONE GENGIVALE SENZA CHIRURGIA

Non esiste alcuna tecnica, che non sia chirurgica, in grado di ricoprire una recessione gengivale con innesti di gengiva in modo stabile e duraturo nel tempo.

Sono stati proposti biomateriali, sostituti del tessuto connettivo del palato, tecniche mini-invasive come la Tecnica Pinhole e le tecniche a tunnel delle quali parleremo in seguito.

Ricordiamo però che, nonostante la mini-invasività di queste ultime novità, si tratta sempre comunque di chirurgia.

LA CHIRURGIA MUCOGENGIVALE

Quando parliamo di chirurgia mucogengivale si intendono tutta una serie di tecniche chirurgiche messe in atto per risolvere le recessioni gengivali che spesso sono causa di inestetismi o ancora peggio di problemi riguardanti la sensibilità dentaria.

Queste problematiche possono riguardare un solo elemento oppure più elementi adiacenti ed hanno cause abbastanza eterogenee che vanno da un malposizionamento dentario, pregresse terapie ortodontiche oppure origine traumatica come le lesioni da spazzolamento.

Le tecniche chirurgiche messe in atto in questo tipo di situazioni possono risolvere in modo parziale o definitivo il problema a patto che ci sia una corretta diagnosi ed una efficace pianificazione dell’ intervento valutando molto attentamente la salute del parodonto del dente in questione e dei denti adiacenti, il numero e la profondità delle lesioni da trattare per poter predisporre il lembo più adeguato all’approccio chirurgico necessario.

A seconda del tipo di lesione può rendersi necessario un innesto connettivale con prelievo dal palato oppure utilizzando innesti presenti in commercio che in alcuni casi garantiscono risultati del tutto simili a quelli del prelievo risparmiando al paziente una seconda ferita chirurgica e i disagi della stessa.

L’intervento in genere non risulta doloroso e le indicazioni fornite dal chirurgo per la gestione del post operatorio in genere consentono un decorso più che tranquillo anche se il paziente deve essere estremamente scrupoloso e delicato nel gestire i primi giorni del decorso.